Una giornalista di Palermo, Beatrice, eredita una casa di campagna dei suoi avi. In soffitta si imbatte in un libro del 1865 scritto dal duca Pietro Oliveri d'Acquaviva. Il testo è un diario di memorie sull'impresa garibaldina in Sicilia. Tra sogno e realtà, si ritrova proiettata nel maggio del 1860 a Palermo. I fatti narrati sono realmente accaduti e i personaggi esistiti. La protagonista è immaginaria. Le notizie, tutte documentate, sono tratte da un carteggio contenente la corrispondenza segreta tra Il luogotenente della Sicilia Massimo Cordero di Montezemolo e Cavour. Il carteggio è custodito presso l'archivio storico della Città di Palermo. I personaggi, nomi noti del Risorgimento, appaiono diversi rispetto al racconto della storia, spesso sono corrotti e venali. Montezemolo si dimostra un uomo duro e spietato. Complotti e colpi di scena, si susseguono senza tregua, Un nuovo modo di raccontare la storia, quella vera e documentata, attraverso questo romanzo storico. Il finale sorprenderà il lettore.